Le abilitazioni dei Professionisti Sanitari non si comprano.

Assistiamo al proliferare di corsi di formazione online a pagamento, erogati da istituzioni estere, che prospettano l’acquisizione di titoli di studio per l’esercizio delle Professioni Sanitarie. 

Percorso facilitato: niente test di ingresso, tirocinio pratico non sempre adeguato e una qualifica che può essere convertita in Italia grazie a una misura compensativa. Parallelamente, si è sviluppata anche un’offerta da parte di studi legali e consulenti che propongono servizi per il riconoscimento dei titoli in Italia, contribuendo ad alimentare un vero e proprio “mercato della formazione”.

Mi chiedo: “cosa diremo ai nostri professionisti sanitari che hanno investito anni di studio, tempo, denaro e sacrifici? 

Cosa diremo a fronte di importanti competenze sanitarie acquisite, riconoscimenti economici inesistenti e speranze di carriera disattese?”

Ritengo che il fenomeno descritto stia raggiungendo dimensioni inaccettabili e che occorra intervenire al più presto, ponendo regole chiare e opportuni correttivi. Ne va della dignità delle Professioni sanitarie del nostro Paese, nonché della sicurezza delle persone assistite: la salute non ammette scorciatoie.

Tutto ciò non può diventare la prassi.

Non ci sto!

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